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Meteo Aragona
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Aria fredda di origine polare marittima in discesa sull'Europa nord occidentale e in graduale espansione anche nel mediterreno nelle prossime ore. In Sicilia i suoi effetti saranno percepibili da venerdì quando è atteso un brusco calo delle temperature, le quali si manterranno sotto la media del periodo anche di 6/7 gradi. L'arrivo dell'aria fredda sarà preceduto da un blando fronte piovoso che porterà qualche rovescio sul nostro territorio nelle prime ore di venerdì.
Stando agli ultimi aggiornamenti modellistici, il mese di settembre proseguirà con una discreta dinamicità atmosferica sul bacino del mediterraneo.
Breve approfondimento sul peggioramento di lunedì 9 settembre. ![]()
Piogge a carattere di nubifragio durante la notte e nelle prime ore del giorno, hanno interessato tutto il territorio comunale e in modo particolare le aree a nord, dove i fenomeni sono risultati più insistenti. Strade invase da fango e detriti nelle contrade Serre Vocali, Santa Rosalia, Tropiano e zone limitrofe. I fenomeni sono stati invece meno persistenti nei pressi del centro abitato, dove si registrano accumuli meno consistenti. L'elevata intensità dei fenomeni nella prima parte del peggioramento, ha causato un discreto ruscellamento ingrossando numerosi corsi d’acqua. Dalla centralina installata in via America, rilevata un'intensità istantanea massima di 164,6mm/h alle ore 05:14, valori probabilmente più elevati nelle contrade poc'anzi citate.![]()
Di seguito gli accumuli registrati⤵️![]()
Aragona-c.da Serre Vocali 60.0mm
Aragona-c.da Salto D’Angio’ 50.0mm
Aragona-c.da San Vincenzo 49.3mm
Aragona-acquedotto comunale 40.7mm
Aragona-Via America 38.6mm![]()
Raffadali 59.0mm
Agrigento 50.0mm
Nella prossima notte un fronte freddo attraverserà la Sicilia causando la formazione di piogge e temporali diffusi in estensione da ovest verso est. Si tratterà della prima perturbazione di stampo autunnale che interesserà la nostra regione dopo i roventi mesi estivi. ![]()
Previsti fenomeni temporaleschi a tratti intensi a causa della presenza di alti valori di acqua precipitabile. Il nostro territorio sarà interessato dai fenomeni indicativamente dalle ore 3:00 alle 11:00 di domani, lunedì 9 settembre. In una prima fase si assisterà alla risalita di temporali dal canale di Sicilia a cui seguiranno nel corso della mattinata, altri rovesci in arrivo da ponente. Il tutto sarà accompagnato da un sensibile calo delle temperature con valori che si manterranno leggermente sotto la media del periodo per tutta la settimana, con una possibile ulteriore diminuzione nella giornata di venerdì a seguito di un possibile nuovo peggioramento.![]()
Nella prima immagine allegata che raffigura la disposizione dei fronti alle ore 12:00 di oggi, è apprezzabile il fronte freddo giunto nel Mediterraneo occidentale che nella notte interesserà anche la Sicilia.
Temperature in aumento da domani con clima afoso fino a domenica. Da lunedì netto calo delle temperature con l'arrivo di qualche pioggia nella prima parte della giornata.
Con le ultime piogge di oggi Casteltermini risulta essere il comune più piovoso della Sicilia nel peggioramento appena trascorso con ben 110mm. Da inizio mese su questo comune caduti quasi 200mm. Esclusa dal peggioramento la Sicilia sud occidentale.
Cella temporalesca tra San Biagio Platani, Sant'Angelo Muxaro e Aragona. Possibile espansione su contrada Muxarello e Salto d'Angiò
Anche la giornata di domani sarà caratterizzata da instabilità pomeridiana. Alta probabilità di fenomeni anche sul nostro territorio, specie aree settentrionali.
Il sistema temporalesco che sta interessando la Sicilia nato dall'interazione tra i forti temporali termoconvettivi e un sistema temporalesco in discesa dal mar tirreno. Nella giornata odierna sull'isola caduti oltre 16000 fulmini.
Rimane alquanto incerto il possibile coinvolgimento del nostro territorio dai fenomeni pomeridiani. Più favorite saranno le contrade settentrionali. Nelle restanti aree interne dell'isola forte peggioramento da metà giornata con alto rischio di fenomeni violenti e grandinate.
San Giovanni Gemini oggi pomeriggio. Su queste zone registrati accumuli fino a 59mm con grandine di piccole dimensioni.
Forte instabilità in atto nella Sicilia interna. Come previsto temporali più intensi e strutturati stanno interessando i territori a ridosso delle province di Enna e Caltanissetta dove sono in atto rovesci a carattere di intenso nubifragio e locali grandinate.
Nelle prossime ore aumento dell'instabilità nelle aree interne a causa dell'arrivo di aria fredda in quota che scontrandosi con quella caldo umida presente nei bassi strati favorirà l'instaurarsi di moti convettivi nelle ore pomeridiane. Nella giornata di oggi i settori coinvolti saranno per lo più quelli più interni della nostra regione, in particolare nisseno ed ennese, in queste aree i fenomeni potranno risultare violenti con possibilità di grandinate all'interno dei temporali più intensi. Nella giornata di domani ulteriore incremento dell'instabilità con i fenomeni che stavolta potranno coinvolgere anche il nostro territorio, ma trattandosi di fenomeni localizzati è bene attendere gli aggiornamenti serali per avere maggiori conferme.
Forti temporali stanno interessando il messinese tirrenico dove si registrano piogge a carattere di nubifragio con locali allagamenti. In alcune aree gli accumuli potrebbero raggiungere i 100mm entro la mezzanotte vista la notevole quantità di aria caldo umida presente nei bassi strati, ottimo combustibile per i temporali.
L'invaso Fanaco prima e dopo le piogge. Dalle immagini satellitari si nota come non ci sia stato nessun miglioramento riscontrabile. Le piogge hanno infatti interessato soltanto l'area del bacino e non le zone più a monte da dove partono i corsi d'acqua che avrebbero alimentato l'invaso con il ruscellamento. Per le vere piogge bisognerà attendere l'autunno con la speranza che non si ripeta ciò che è accaduto la scorsa stagione.
L'imponente strutta temporalesca che oggi ha scaricato poco più di 35mm sul comune di Casteltermini. Dalle immagini si può apprezzare la risalita delle termiche, bolle d'aria calda distaccate dal suolo dalla brezza marina da sw spinte fino alle aree dove tale ventilazione converge con le altre brezze provenienti da nord, luogo in cui le masse d'aria calda risalgono, condensano e danno vita al temporale instaurando moti convettivi. Dopo l'esaurimento di questa struttura temporalesca lo spostamento della convergenza più a sud, ha consentito lo sviluppo di un altro forte sistema temporalesco che stavolta ha interessato in particolar modo contrada Muxarello a cavallo tra i territori di Aragona e Sant'Angelo Muxaro. Dalla vicina centralina del Sias di contrada Salto d'Angiò rilevati 20mm.
Anche oggi come previsto, i temporali hanno interessato in modo insistente alcune aree interne della nostra regione. Si registrano valori importanti anche nelle aree prossime ad alcuni invasi come nei pressi dell'invaso Fanaco che nelle ultime 48 ore ha totalizzato ben 78.3mm. Tanta pioggia è caduta anche nei pressi del lago Pergusa, dove si registra un notevole incremento del livello idrico come mostrano le foto in allegato. Ad oggi si tratta di piogge non in grado di far registrare ruscellamenti tali da far riscontrare un vistoso miglioramento nei corpi idrici superficiali e sotterranei che alimentano gli acquedotti, ma sicuramente si tratta di un'inversione di marcia significativa ad una tendenza che stava mettendo in ginocchio un'isola intera. Altri temporali nella giornata di domani interesseranno pressoché le stesse aree.
Primi temporali di calore in sviluppo sulle aree montane in modo particolare sui Nebrodi. Rovesci anche sui sicani come segnalato dalla webcam di Cammarata.
TANTA PIOGGIA IN ARRIVO SUI RILIEVI INTERNI DELLA SICILIA.
La giornata di oggi ha dato inizio a un periodo caratterizzato da instabilità pomeridiana via via più diffusa che interesserà in modo particolare i rilievi e le zone interne della nostra regione. Già a partire da oggi i primi fenomeni hanno interessato il comprensorio dei Sicani con accumuli che in alcune aree hanno superato i 40mm come nel caso di Prizzi. Piogge seppur di modesta entità hanno interessato anche i territori tra Santo Stefano Quisquina, Cammarata e Castronovo di Sicilia. Da domani i fenomeni saranno via via più diffusi ma al momento relegati solo ai monti.
Continua a rimanere immutata la situazione barica nel bacino del Mediterraneo, perennemente interessato da un possente anticiclone subtropicale. Tale configurazione che negli ultimi anni sta diventando la normalità, con l'anticiclone delle Azzorre perennemente in aperto oceano Atlantico, sta influenzando pesantemente le temperature medie, ormai prossime ad anomalie mensili di oltre 1.5 gradi. Per darvi un'idea, i valori che si stanno registrando a 1500m, altitudine in cui la temperatura non viene influenzata dai fattori orografici come presenza di masse d'acqua, pianure o rilievi, sono tipici dell'Algeria, posta a latitudini ben inferiori. Questo a lungo andare, provocherà inevitabilmente un mutamento della flora e della fauna, costretta a vivere in un clima tipico delle latitudini più basse. Per quanto riguarda l'aspetto pluviometrico, è bene evidenziare come anche in passato la Sicilia ha attraversato pesanti periodi siccitosi, contraddistinti da una forte riduzione temporanea e a breve/medio termine delle precipitazioni. Tuttavia a differenza delle fasi siccitose avvenute in passato, quella che stiamo vivendo adesso è esasperata da un preoccupante innalzamento delle temperature che acuisce il problema. Inoltre la fase siccitosa che sta portando le gravi conseguenze ben evidenti agli occhi di tutti, trae origine da una modifica dell'andamento pluviometrico avvenuto già a partire dal 2020 per la Sicilia meridionale e orientale, frutto di una pesante modifica dell'assetto barico in sede mediterranea che è la concausa delle pesanti anomalie termiche. Questo fa capire come qualcosa a livello climatico sia cambiato, ma è difficile stabilire con certezza la causa e se essa è attribuibile al cambiamento climatico o ad altri fattori a cadenza ciclica, ciò che è certo, è che il clima dell'Europa mediterranea negli ultimi 5 anni in particolare, sta registrando pesanti cambiamenti.
Nella prima foto in rosso, viene mostrato il grafico delle temperature a 1500m rilevate dal RADIOsondaggio dell’aeroporto di Trapani; in blu è mostrata la media alla stessa quota del periodo che va dal 1983 al 2023 dove si nota la prevalenza di periodi con temperature più alte della norma.
Caldo in attenuazione a partire da lunedì per l’arrivo di correnti di maestrale. Calo termico più apprezzabile in serata e nella giornata di martedì. La settimana proseguirà con temperature in media o leggermente al di sopra.
La terribile siccità che sta interessando la Sicilia, frutto di un cambio del regime pluviometrico iniziato a partire dal 2020, sta mostrando i suoi effetti più estremi, proprio nel vivo della stagione estiva com'era d'altronde prevedibile. Tralasciando i disagi causati dalla mancanza di riempimento dei serbatoi comunali, le cui cause vanno ricercate aldilà della questione strettamente naturale e concentrandosi sugli effetti osservabili soprattutto dal livello dei bacini o dallo stato di sofferenza della vegetazione in molte aree sicule, la situazione appare già drammatica. In ginocchio soprattutto la Sicilia centro orientale dove i terreni sono ormai ridotti a polveri sterili e dove uno dei pochissimi invasi naturali, il lago Pergusa, si è ridotto a una pozza d'acqua.
Situazione critica anche nelle aree dei Sicani dove il lago Pian del Leone, invaso artificiale che alimentava l'acquedotto del Voltano è scomparso, così come la fauna che ospitava all'interno come si vede dalla seconda foto. Il suo prosciugamento, come notificato ai vari comuni gestiti da questo acquedotto, tra cui Aragona, stanno osservando un'ulteriore riduzione delle forniture idriche, pari al 20% come riportato sul comunicato AICA. Al momento il Voltano è alimentato dal lago Magazzolo in territorio di Bivona e Alessandria della Rocca e delle sorgenti alte di Bivona, Capo Favara, Gragotta e Fico Granatelli, tutte risorgive che sgorgano ai piedi dei monti Sicani tra Bivona e Santo Stefano Quisquina.
Da una settimana, incendi devastanti stanno interessando le aree a nord del comune di Aragona distruggendo intere contrade e valloni. La giornata di ieri 15 luglio, ha visto divampare quasi contemporaneamente 2 incendi nelle contrade Cappalunga e Santa Rosalia, nei pressi del noto agriturismo Baglio del melograno, seminando distruzione e rendendo i luoghi irriconoscibili. Particolarmente vasto è risultato l’incendio appiccato nei pressi di contrada Cappalunga che ha necessitato l’intervento dei volontari della protezione civile e di una squadra antincendio per scongiurare il peggio. Le fiamme hanno percorso quasi 1km lambendo la contrada Giardino, dove l’intervento delle squadre di soccorso ha evitato ulteriori disastri. Lungo il percorso del vallone Cappalunga, le fiamme hanno divorato un intero ecosistema arboreo con una ricchissima biodiversità formata in particolare da Bagolari, Pioppi, Eucalipti e alcuni alberi di quercia (Quercus pubescens), quest’ultima, una specie autoctona che purtroppo nel nostro territorio spesso viene rimpiazzata con specie alloctone come Pini o Eucalipti. Numerosi i danni anche alle coltivazioni e ad alcuni ulivi secolari. Il danno ambientale causato risulta davvero notevole e ancora una volta questo gesto codardo e vigliacco è uno spregio per un’intera comunità, che negli ultimi 2 anni in particolare, sta osservando svanire sotto i proprio occhi un patrimonio ambientale. Intanto nella giornata odierna altri incendi hanno interessato il versante occidentale dei rilievi del colle San Marco.
Nella serata di ieri intorno alle 20:30 in più punti, è stato appiccato un incendio che ha interessato una buona parte del parco minerario di Aragona. Fortunatamente la ventilazione molto debole ha limitato l'espansione dell'incendio nella parte alta del parco e sulla Montagna d'Aragona, come diversamente avvenne nel luglio del 2022. I roghi che negli ultimi anni stanno interessando in modo continuo lo stesso luogo, stanno portando inesorabilmente alla distruzione di un ecosistema floristico complesso tipico delle aree rocciose con tratti semidesertici, oltre a rappresentare un autentico danno a un luogo che ha segnato l'identità e la storia di una comunità. Sono anni che nel periodo estivo diverse contrade sperimentano devastazioni a causa del fuoco, ma evidentemente ad Aragona si pensa a ben altro fuorché alla prevenzione e alla vigilanza per combattere le azioni che recano pesantissimi danni al nostro patrimonio naturale.
Gli avvistamenti avvenuti nei cieli del sud Italia riguardano un razzo vettore dei satelliti Starlink. alle 19:15 di oggi, SpaceX ha lanciato un lotto di satelliti per la costellazione Starlink dal complesso di lancio 40 a Cape Canaveral, Florida, USA. Questo lancio fa parte del progetto di SpaceX per fornire un sistema di comunicazione Internet spaziale attraverso una vasta rete di satelliti in orbita bassa terrestre (LEO).
L’orbita dei satelliti è a bassa quota, quindi il razzo è stato visibile durante il lancio e l’inserimento in orbita.
La nube luminosa sottostante che accompagna la scia di satelliti è dovuta al gas di scarico del razzo accesso per rientrare in atmosfera.
Ben visibile dal satellitare la massa di pulviscolo sahariano che dall'Africa si protende fin verso il nord Italia e oltre. Ad esso è associata una nuvolosità alta stratiforme, la cui formazione è causata dalla presenza di uno strato di aria umida che si condensa facilmente attorno alle numerose particelle di polvere in sospensione. Al momento la presenza di nuvolosità e dell'abbondante pulviscolo stanno schermando la radiazione solare diretta verso il suolo smorzandone le temperature.
Fenomeni termoconvettivi di notevole intensità hanno interessato le aree tra Cammarata, Casteltermini e Campofranco, dove si segnala anche grandine di piccole dimensioni. Il video giunge dalla zona industriale di Casteltermini intorno alle 16:00.
Nella giornata di ieri un sistema temporalesco stazionario ha interessato una stretta fascia dell’agrigentino centro occidentale, fino al nisseno. Tale struttura temporalesca è stata innescata da una convergenza di correnti al suolo piuttosto stretta, che interessava il canale di Sicilia da sud ovest verso nord est, struttura che i modelli non hanno inquadrato. Le aree interessate dai fenomeni nella nostra provincia, sono stati i territori di Siculiana, Realmonte, Joppolo Giancaxio, Raffadali e Aragona. Nel nostro comune, si sono registrati gli accumuli maggiori, con 20.6mm in contrada Serre Vocali. I fenomeni sono risultati anche intensi, con un picco massimo di 140mm/h rilevato dalla centralina di via America, valore che risulta essere il più elevato dell’anno corrente. Escluse dai fenomeni le aree sud orientali del territorio aragonese. ![]()
Di seguito gli accumuli registrati da alcune centraline:![]()
Aragona C.da Serre Vocali: 20.6mm
Aragona serbatoio comunale: 13.7mm
Aragona via America: 11.8mm
Aragona C.da Salto D’Angio: 7.8mm
Aragona C.da San Vincenzo: 0.8mm
Raffadali: 10.2mm
Linea temporalesca piuttosto stazionaria sta interessando le arte tra Raffadali e Aragona. Fenomenologia a tratti intensa con intensità superiore ai 100mm/h nel territorio aragonese.
L'arrivo nelle tarda mattinata di ieri, dell'esteso sistema temporalesco (MCS) originatosi nell'Africa settentrionale da contrada Fontes Episcopi in direzione sud ovest.
Gli accumuli pluviometrici del peggioramento appena trascorso registrati dalla rete di rilevamento della protezione civile. Come si può notare le precipitazioni più consistenti si sono registrate nella Sicilia centro occidentale, con picchi di 92mm nell’area dei monti Sicani settentrionali. Piogge molto abbondanti anche sui Sicani sud orientali con valori intorno agli 80mm tra Cammarata e Santo Stefano Quisquina. Piogge abbondanti anche nelle restanti aree dell’agrigentino centro occidentale con valori intorno ai 50mm.![]()
Di seguito gli accumuli registrati dalle centraline ubicate nel nostro territorio comunale.![]()
Via America 52.4mm
Contrada Serre Vocali 52mm
Contrada Salto D’Angio’ 49mm
Acquedotto Comunale 46mm
Contrada San Vincenzo 45.3mm
Netto peggioramento in arrivo con rovesci e locali temporali in risalita dal Canale di Sicilia
Negli ultimi giorni la Sicilia è stata interessata da un richiamo mite con deboli correnti di scirocco, segno di un profondo cambiamento della situazione barica in area mediterranea, in grado di apportare accumuli pluviometrici consistenti su buona parte della nostra regione. Questo è dovuto alla discesa di una struttura depressionaria dal nord Atlantico che tenderà ad isolarsi nel bacino del mediterraneo centro orientale, per poi proseguire il suo corso verso levante dopo aver interessato la nostra regione almeno fino alla giornata di giovedì. Le prime piogge inizieranno a bagnare la Sicilia occidentale già a partire dalla prima mattinata di domani, quando si avrà una disposizione delle correnti in quota da sud. I fenomeni saranno in espansione al resto dell’isola nel corso della mattinata, con rovesci e locali temporali in risalita dal Canale di Sicilia, e fenomeni che potranno risultare insistenti sulla Sicilia centrale nel pomeriggio, laddove verrà a instaurarsi una convergenza di venti in quota di difficile localizzazione. Con lo spostamento del minimo di bassa pressione verso levante, le correnti meridionali nel corso delle notte tenderanno a ruotare disponendosi da nord est nella giornata di giovedì, consentendo un interessamento dai fenomeni anche la Sicilia orientale e condizioni variabili sull’agrigentino fino a sera.
Miglioramento generale a partire da venerdì, con temperature in graduale aumento.
Un gruppo di Garzette nelle coste di Capo Rossello, Realmonte, specie spesso stanziale in Sicilia, che abita nei pressi di ambienti acquitrinosi come sponde di fiumi o stagni.
Possibilità di qualche pioggia nella giornata di domani a causa della formazione di un minimo di bassa pressione a largo del canale di Sicilia. Da non escludere il passaggio di veloci piovaschi anche nella giornata di giovedì specie in mattinata. Clima fresco per il periodo.
Gli accumuli pluviometrici nelle ultime 48h rilevati dalla rete Sias. Maggiormente favoriti i settori centrali siculi.
Nel nostro comune maggiormente colpiti i territori settentrionali con 18.2mm in contrada salto d'Angiò. Altrove accumuli di poco superiori agli 11mm.
Dopo oltre un mese la pioggia torna a bagnare il nostro territorio. Al momento gli accumuli parziali vanno dai 5.6mm dell'acquedotto comunale ai 10.6mm di contrada salto d'Angiò. Le piogge continueranno per buona parte del pomeriggio odierno.
Pochi segnali di cambiamento fino al 24 aprile. Lunghe fasi di alta pressione con temperature sopra media, intervallati da un ritorno in media di appena 24h atteso per l’11 aprile. Salvo stravolgimenti negli ultimi giorni di aprile, anche questo mese si concluderà con una totale assenza di precipitazioni e anomalie termiche rilevanti. Tenendo in considerazione le medie pluviometriche del mese di Maggio, si fa sempre più accreditata l'ipotesi che per il ritorno di piogge consistenti bisognerà attendere la fine della prossima stagione estiva.
Situazione molto grave dal punto di vista idrico quella che sta vivendo la Sicilia negli ultimi mesi. Il mancato apporto pluviometrico durante i mesi autunnali si fa sentire, mostrando una carta davvero preoccupante, con quasi l’intera isola sotto siccità grave e a tratti estrema. Se le piogge cadute nel primo trimestre dell’anno sono state discrete soprattutto nell’agrigentino grazie all’unico peggioramento avvenuto nel mese di gennaio, non si può dire ugualmente degli accumuli dell’ultimo semestre, in cui incide un autunno fortemente avaro di piogge. Tali piogge tra l’altro, sono state assorbite interamente dai terreni aridi, con deflussi quasi nulli per il riempimento degli invasi.
Ai dati attuali la nostra isola sta attraversando uno dei periodi più siccitosi degli ultimi 20 anni.
Sorgente Cappalunga, conosciuta come "U gurgu di Paccalonga" una risorsa dal valore inestimabile, cancellata e lasciata in balia del degrado e della totale indifferenza. Un sistema di captazione complesso, direttamente in falda, con un importante sistema idraulico finalizzato alla distribuzione dell'acqua un chilometro più a valle, negli agrumeti dell'odierna contrada Giardino, da cui prende il nome per la notevole fertilità, abbondanza di acqua e frutteti. Una risorsa che ha segnato la storia di intere famiglie che grazie alla sua abbondantissima portata hanno potuto coltivare interi alberati. Il suo prosciugamento, avvenuto nei primi anni 2000 ha segnato un notevole danno ambientale che ha stravolto permanentemente la flora e la fauna del Vallone Cappalunga, un corso d'acqua perenne affluente del Vallone d'Aragona. In passato, per tale sorgente, di proprietà dell'autorità di bacino, erano stati redatti alcuni progetti per la sua captazione ai fini della distribuzione di parte delle sue acque alla popolazione, progetti che non hanno mai portato a nessun dato di fatto. Ciò che è certo è che qualcosa è successo, probabilmente una pesante modifica delle acque sotterranee per mano antropica, che hanno cancellato una risorsa naturale del nostro comune, un bene che per anni ha identificato la storia di una popolazione e della nostra terra.![]()
Autorità di bacino del Distretto idrografico della Sicilia
Il report climatico del mese di marzo estrapolato dalla centralina di Via America, conferma un trend davvero anomalo, contraddistinto da piogge scarse e temperature medie più elevate del normale. Da osservare l'ultimo periodo del mese, quando nel giorno di Pasqua nel nostro comune si sono toccati i 27.4 gradi.
Cambio di circolazione in atto nella Sicilia occidentale con l'arrivo di venti più freschi da ponente che stanno mandando via l'enorme quantità di pulviscolo sahariano in sospensione. Dalla webcam che punta verso i monti di Palermo è ben evidente il progressione avanzamento delle correnti occidentali con la parte ovest della città già libera dalle polveri. Nelle prossime ore atteso un netto cambio di circolazione anche su agrigentino.
Poco da segnalare per i prossimi 15 giorni, dopo la giornata di domani che vedrà l'ingresso di venti freschi da nord ovest con associato calo termico, alta pressione e clima mite ad oltranza con valori tardo-primaverili. Attese punte di 24 gradi nelle giornate di Pasqua e Pasquetta, quando la nostra isola verrà raggiunta da isoterme a 1500m di 19/20 gradi, valori che di norma sono attesi in estate. Una configurazione barica davvero inusuale quella che sta interessando la Sicilia dallo scorso autunno fino ad oggi, che inevitabilmente avrà delle pesantissime conseguenze durante l'imminente stagione estiva.
Lo stato degli invasi siciliani aggiornato al primo marzo è davvero preoccupante. Le piogge di febbraio non hanno dato luogo a incrementi della capienza e tanto meno lo hanno fatto quelle di marzo. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno la quantità di acqua presente si è ridotta del 31%.
Terremoto di magnitudo 2.0 della scala Richter alla profondità di 11km registrato in contrada Giardino alle ore 4:59:15 in territorio di Aragona, zona di scontro tra le rocce che compongono la montagna di Aragona e quella di Comitini.
Alta pressione e temperature più alte della norma per tutta la prossima settimana. Possibilità di qualche cambiamento da giorno 25. Anche il mese di marzo, salvo qualche colpo di coda nell'ultima decade, potrebbe rivelarsi mite e molto siccitoso.
Ventilazione di scirocco in graduale aumento fino alla mattinata di domani, quando raggiungerà il picco con raffiche fino a 70km/h nelle aree esposte. Calo termico e ventilazione in rotazione a ponente da lunedì, quando sarà possibile qualche rovescio.
L'analisi degli indici delle precipitazioni da parte del sias a 3 e a 12 mesi parlano chiaro, piogge cadute nel trimestre invernale del tutto insufficienti per colmare il pesante deficit registrato in autunno, piogge che tra l'altro nella stragrande maggioranza del territorio siculo non hanno raggiunto nemmeno la media del periodo (indice a 3 mesi).
Tale situazione, considerando anche le piogge cadute da inizio marzo nelle nostre zone, rimane invariata visti gli accumuli irrisori registrati.
Questa mappa, altamente didattica, mostra la distribuzione degli accumuli del mese di marzo, fino ad ora contraddistinto esclusivamente da correnti occidentali, designando (ad eccezione della Sicilia ionica), le aree che hanno una media pluviometrica più bassa, ovvero quelle del nisseno e dell'ennese, poco esposte a questo tipo di correnti, che tra l'altro sono quelle che incidono maggiormente sugli apporti pluviometrici durante l'anno. Nell'agrigentino centrale, spiccano i 36.4 di Raffadali, comune particolarmente esposto alle precipitazioni proventi da ponente; accumuli che mostrano un notevole decremento man mano che ci si sposta verso est, fino ad arrivare alle aree centrali del nisseno, che presentano la media pluviometrica più bassa della Sicilia.![]()
Ponendo maggiormente l'attenzione sugli accumuli registrati nel nostro comune, che risulta essere mediamente esposto ai fenomeni provenienti da ovest, si va dai 18mm di contrada San Vincenzo, ai 23.4 di contrada Serre Vocali. Anche questi dati confermano quando detto poc'anzi, con gli accumuli più consistenti nelle campagne più ad ovest, rispetto a quelle più ad est, contrada San Vincenzo in questo caso, che mediamente risulta essere meno piovosa di contrada Serre Vocali, posta più ad ovest.